sabato 7 febbraio 2009

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aggiungo il collegamento a questa bella intervista ad uno dei più bravi info-marketer del web !! :-)

Interviste di Successo: Josè Scafarelli

venerdì 6 febbraio 2009

Ho creato un blog anche su wordpress, dove peraltro, ho potuto creare 7 pagine sulla dx: è un portale con più possibilità ... ma resto anche su questo ...
buona vita a tutti!!
www.edobettazzi.wordpress.com
e mi sono affiliato adl unbe l dropshipping per vendere i miei prodotti ed anche quegli di altre aziende del settore alimentare ...
buona vita a tutti :-)
edoardo
www.socidropshipitalia.info
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letto e riporto per la conoscenza di tutti questo articolo interessante e che conferma le qualità "mediche" dell'olio extravergine d'oliva! ;-)

Le olive e l’olio extravergine di oliva proteggono dal cancro: questi alimenti, infatti, contengono sostanze che sono in grado di uccidere le cellule tumorali. Lo rivela una ricerca condotta dagli esperti dell'Università di Granada, in Spagna, e pubblicata sulla rivista di oncologia Bmc Cancer. Gli scienziati spagnoli hanno studiato in laboratorio l'olio extravergine di oliva, il prodotto ricavato naturalmente dalle olive per semplice spremitura a freddo, e hanno separato l'una dall'altra le sostanze che lo compongono. Hanno poi sottoposto all'azione dei singoli composti alcuni campioni di cellule di tumore al seno. In questo modo hanno scoperto che alcune tra le 500 stanze contenute nell'olio extravergine di oliva, i lignani e i secoiridoidi, messi a contatto con le cellule tumorali ne bloccano immediatamente la moltiplicazione: impediscono, quindi, al cancro di crescere. Queste importanti sostanze, sottolineano i ricercatori, non sono invece presenti negli oli di oliva meno pregiati, che sono ricavati con trattamenti industriali come la somministrazione di calore o l'aggiunta di solventi chimici. I lignani e i secoiridoidi, proseguono gli esperti, sono presenti anche nelle olive, ma a concentrazioni meno elevate: per questo, concludono, è senza dubbio utile usare regolarmente a tavola l'olio extravergine e mangiare spesso questi frutti.
Redazione Scianet Puglia (WP)

mercoledì 24 dicembre 2008

letto e riporto un interessante post del dott. Bergamaschi dal sito di miglioriamo.it

Un esercito di alleati straordinari: i probioticiAutore: Dott. Gianguglielmo Bergamaschi
I probiotici sono prodotti salutistici, classificati tra gli integratori alimentari, a base di microrganismi vivi: nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di batteri, ma in alcuni casi si utilizzano anche lieviti (miceti).

Il termine “fermenti lattici” col quale sono universalmente conosciuti corrisponde ad una definizione generica e non del tutto esatta, perché non tutti i probiotici sono in grado di fermentare gli zuccheri e non tutti producono acido lattico (il latte, poi, non c’entra proprio per niente…).

Questi microrganismi hanno la proprietà di influenzare positivamente l’ambiente intestinale e, di conseguenza, la salute, preservando o ricostruendo la cosiddetta “flora batterica”; quest’ultima è costituita da una notevole ed eterogenea popolazione di batteri che abita stabilmente nel nostro apparato digerente, ed in particolare nell’intestino (pensa che da uno a due chili del tuo peso sono costituiti dai batteri della tua flora intestinale!).

La composizione della flora batterica può essere relativamente diversa da individuo ad individuo secondo variabili quali la costituzione del soggetto, la sua alimentazione e l’uso di farmaci, ma è caratteristica comune a tutti che la buona salute dell’intestino (e, di conseguenza, di tutto l’organismo) sia indissolubilmente legata alla presenza, nell’ambito della flora stessa, di una quota fissa di batteri “buoni”, che chiameremo SIMBIOTICI.

I batteri simbiotici rappresentano circa il 15-20% della flora batterica totale, e svolgono un gran numero di azioni benefiche per l’organismo ospite: ad esempio nella digestione di alcuni alimenti (lattosio in primis), o nella neutralizzazione di sostanze tossiche o cancerogene (ad esempio nitriti e nitrati alimentari), o ancora nella produzione di importanti fattori vitaminici (vitamina K e vitamine del gruppo B) e nel contrasto allo sviluppo di batteri, funghi o virus potenzialmente patogeni (e qui l’elenco si potrebbe protrarre a lungo…).

La presenza costante di batteri simbiotici è - lo ripetiamo - un requisito fondamentale per la salute fisica; purtroppo accade spesso che per varie cause, in genere derivanti dall’igiene di vita, la flora simbiotica “perda forza” in quantità e qualità: si viene così a realizzare una condizione anomala detta DISBIOSI INTESTINALE, che può essere causa diretta o indiretta di numerosi disturbi, o di vere e proprie malattie.

Di seguito alcune delle numerose problematiche che possono derivare da uno stato di disbiosi intestinale:

- cattiva digestione;
- gonfiore ed aria addominale;
- infiammazioni dell’apparato digerente (gastro-entero-colite);
- intolleranze alimentari (spesso è la disbiosi che sostiene l’intolleranza, piuttosto che il contrario);
- sviluppo di Candida ed altri funghi a livello della cute e delle mucose;
- cistiti ricorrenti;
- disturbi dell’attenzione e del tono dell’umore;
- sensazione costante e fastidiosa di malessere.

I probiotici sono integratori costituiti proprio da quei batteri simbiotici indispensabili per il buon equilibrio dell’ambiente intestinale, e possono essere utilizzati sia a scopo preventivo (per mantenere una flora simbiotica ottimale e prevenire la disbiosi) che terapeutico (per riequilibrare la disbiosi e risolvere i problemi che ne possono derivare).

L’utilità dei probiotici è dimostrata da numerosisimi studi clinici, e il recente “boom” di prodotti salutistici a base di probiotici (anche da parte delle grandi multinazionali farmaceutiche) non fa che confermarla.

A questo proposito però vige ancora un atteggiamento piuttosto “ignorante”, per cui secondo molti (medici compresi) i probiotici sembrerebbero essere una sorta di moda di dubbia utilità o, ancora peggio, che valga il criterio “un probiotico vale l’altro”.

Eh, sì… ci sono moltissime persone (scusabili) e medici (non scusabili) che ritengono che per curare la disbiosi sia sufficiente assumere un “fermento lattico”, senza neanche magari conoscerne la composizione. Ad aumentare la confusione ci si mette poi la pubblicità con informazioni spesso non esatte su probiotici dai nomi suggestivi quanto fasulli, e magari di qualità discutibile.

Invece ci sono ben determinati probiotici con specifiche indicazioni (un esempio per tutti: associati all’uso di antibiotici), che andrebbero conosciute e sfruttate a seconda delle esigenze del soggetto.

Come fare allora?

Prima di tutto, il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un esperto (medico, biologo, nutrizionista) che conosca in maniera approfondita le tipologie e le caratteristiche dei diversi probiotici, ma ritengo anche (e soprattutto) che l’argomento non sia così ostico da non potersi fare un’ottima cultura personale.

Ascoltando “Energy Training”, ad esempio, ho scoperto con grande piacere che molte persone che non possiedono titoli particolari ne sanno sui probiotici molto più di tanti miei colleghi, ed utilizzano queste loro conoscenze in modo proficuamente autogestito!

Nel mio prossimo post cercherò di fornire una descrizione semplice di quelli che ritengo essere i probiotici migliori, anche in relazione a quelli che possono essere i principali problemi legati alla disbiosi intestinale.

Grazie e a presto
Giangu
(Dott. Gianguglielmo Bergamaschi)

Risorse per approfondire:
http://www.EnergyTraining.it

mercoledì 8 ottobre 2008

video blog di claudio messora

"Francesco di Stefano, Europa7 si fa o non si fa?" di Claudio Messora pubblicato il 02/10/2008
Tieniti aggiornato: http://www.byoBlu.com

venerdì 26 settembre 2008

Vendemmia 2008

ieri ho vendemmiato: mi aspettavo una raccolta bassissima causa Peronospora, ed infatti la raccolta è stata di ... 4 kg neanche 1 cassetta che è di 20 kg circa.
ci farò due schiacciate con l'uva. L'annata 2008 salta.
un altra esperienza ed insegnamento: fare produazione biodinamica, secondo me, per la vite è difficilissimo: ho nsperimentato che come pianta è fra le più delicate (vado ad intutito pechè questo fungo attacca anche altre piante)
Intanto il 2007 riposa in cantina.
Buon tutto a tutti
ad maiora!
edo

martedì 19 agosto 2008


Barco Reale di Carmignano 2006
prezzo al pubblico € 6 (min 6 bottiglie)
per operatori del settore € 3,90 (min 60 bott.)
per ordinazioni info@nistri.it sito http://www.nistri.it/